Orologi grandi da parete

Orologi grandi da parete: diffidate dalle imitazioni.

Partiamo dal porci una domanda apparentemente futile: cosa si intende per orologi grandi da parete?

Senza dubbio grandi orologi; ma è tutto qui?

Assolutamente no!

Un orologio affinché si possa definire tale deve rispettare delle proporzioni, delle armonie tra le sue parti.

Un orologio, generalmente è costituito dal quadrante, da uno o più binari, dalle tacche, dai numeri e dalle lancette.

Tutte queste parti sono legate tra di loro da precisi rapporti di proporzionalità . Rapporti che purtroppo non sono sempre rispettati.

Difatti in commercio è facilissimo incappare in grandi orologi da parete che di grande hanno solo il quadrante.

Le lancette di tali orologi, poiché mosse da un banalissimo motorino tipico dei piccoli orologi da cucina, mantengono dimensioni ridotte del tutto sproporzionate rispetto al quadrante.

Quindi in questo caso non si può parlare di grande orologio di grande quadrante con piccole lancette.

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Ovviamente questo incide sull’aspetto economico rendendo questi grandi quadranti con piccole lancette estremamente economici ed accessibili da chiunque.

L’aspetto estremamente negativo è il pessimo livello di design che vede enormi quadranti grandi anche un metro con delle lancette che non superano i venti o trenta centimetri. Imbarazzante!

Come distingue un grande orologio.

La prima cosa da fare per distinguere un vero grande orologio da parete è prestare attenzione alle proporzioni.

La lancetta dei minuti dovrà superare la metà dei numeri fino ad oltrepassarli in alcuni casi, mentre quella delle ore dovrà fermarsi immediatamente sotto o al massimo sfiorarli.

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Designed by Colaci Emilio

Quindi se notate lancette corte oppure estremamente esili e sottili siete dinanzi ad un qualcosa che di certo non può essere definito grande orologio.

Se il costo poi si aggira intorno alle poche centinaia di euro o anche meno di sicuro si tratta di un grande quadrante cui è stato appiccicato un piccolo e molto economico motorino da cucina.

Infatti il meccanismo per orologio da parete è la parte che incide di più sul prezzo finale.

Se invece siete dinanzi ad un orologio le cui lancette sono rappresentate dai quadranti stessi, da forme importanti e pesanti, o da strutture imponenti allora state sicuri di essere dinanzi ad un grande orologio di design.

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Synchro Time (Romina Quaglieri) – Riloggio (Erré) – Sophie (Layla Mehdi Pour)

Colaci Emilio design: un nuovo meccanismo per grandi orologi

“Per me il tempo è quanto di più prezioso l’uomo abbia. Ogni cosa è fatta di tempo in quanto costruita, realizzata, concepita nel tempo.

Partendo dalle idee, finendo agli oggetti tutto nasce durante lo scorrere del tempo.

Per questo motivo mi sono sempre interrogato sul perché proprio gli orologi, gli strumenti destinati alla misura di una grandezza così importante come il tempo devono rinunciare alla massima espressione artistica che il mondo del design è in grado di offrire.

Compresi ben presto che il problema era di tipo tecnico e che i limiti erano imposti dai meccanismi per orologi esistenti in commercio.

Così ho dedicato anni della mia vita a studiare i meccanismi per orologi da torre che consentivano di muovere lancette molto grandi e pesanti spesso realizzate in materiali ferrosi.

Purtroppo questi meccanismi, pur essendo molto potenti, presentavano dei limiti che ne limitavano l’utilizzo nel mondo del design di grandi orologi.

Erano ingombranti e per funzionare necessitavano di una centralina di gestione altrettanto ingombrante ed anche molto costosa.

Occorreva principalmente ridurre le dimensioni e svincolare il meccanismo dal vincolo della centralina elettronica.

Era ovvio che un designer che intendeva cimentarsi nella produzione di un grande orologio non poteva lavorare compresso tra i vincoli delle grandi dimensioni del “motore” e della complessità di dover affiancare al suo progetto una centralina ed un impianto che collegasse questa all’orologio.

Per farla breve sono riuscito nel corso del tempo a mettere a punto un piccolo meccanismo dalle dimensioni molto ridotte (un parallelepipedo di base 10 e altezza 5 cm) che sprigionasse una potenza pari a quella dei meccanismi per orologi da torre escludendo la presenza di una centralina di gestione e consentendone il funzionamento con una semplice alimentazione a 220v.

Un grande traguardo che segna una rivoluzione nel mondo dei grandi orologi di design”.

Colaci Emilio design: come tutto ebbe inizio.

La mia storia inizia nei campanili del Salento dove giovanissimo ho iniziato a lavorare come riparatore di Orologi.
E’ proprio in questi luoghi, colmi di fascino e storia, che la mia passione per il tempo, già presente in giovanissima età, ha iniziato a prendere vita passando da semplice vezzo intellettuale a voglia di realizzare grandi orologi da parete degni di misurare il tempo.

Colaci Emilio Design: mission & vision

Quel tempo oggi sottovalutato, svalutato, sprecato e non compreso. Quel tempo che non volevo più percepire come sterile ticchettio, tanto meno come unità di misura.

Il mio progetto, risultato di un lungo lavoro di ricerca, meditazione ed introspezione, fonde design, arte e pensiero per dare luogo ad una “filosofia tridimensionale” che consente di attribuire al tempo un valore nuovo restituendo ad esso l’importanza da sempre negata alla sua rappresentazione.

Ho sviscerato la concezione del tempo fino a percepirlo come materia liquida in grado di espandersi in tante direzioni simultaneamente. Quindi tempo che si eleva, non che avanza, tempo che diviene emotività estendendosi su più direzioni simultaneamente.

Il mio fine è quello di liberare il tempo dalla trappola dell’unicità approdando ad una strana (inutile quanto fondamentale) forma di singolarità temporale, per cui il tempo non è unico: per ogni uomo esiste un tempo. Il suo tempo. Il tempo delle sue emozioni, dei suoi valori, delle sue priorità.

Da sempre percepisco l’uomo come esistenza fatta di tempo; nel tempo si evolve e nel tempo si muovono i suoi pensieri, le sue azioni. Così, noi uomini, diventiamo semplici involucri che si riempiono di tempo.

Sulla base di ciò possiamo comprendere che senza tempo l’uomo non esisterebbe – e questo è banalmente ovvio; ciò che non è altrettanto ovvio è che sprecando il proprio tempo l’uomo non fa altro che sprecare se stesso, il suo Io, la sua stessa esistenza.

Il mio è dunque un invito a rallentare, a riappropriarsi di quel tempo che oggi viene costantemente barattato con la frenesia, la distrazione, la superficialità; il mio è un invito a ritornare a vivere il nostro tempo “in prima persona”.

Mai più orologi ma opere d’arte

Opere d’arte che raccontano il tempo non che lo segnano. Opere in grado di rallentare il tempo. Opere che raccontano l’uomo e inducono alla riflessione, al rallentamento appunto.
Mani e pensieri che si intrecciano nel tempo creando tempo. Confusione e smaterializzazione di ciò che sinora è stato per giungere alla nascita d’un tempo nuovo degno d’essere ascoltato, percepito, vissuto.

Il tempo merita attenzione, valorizzazione, amplificazione. La sua rappresentazione non può per tanto essere stereotipizzata tanto meno può cedere alla sterilità della effimera, fredda, rapida produzione in serie.

Un cammino, il mio, che partendo dalla filosofia attraversa l’arte, il design, per giungere al fascino della produzione artigianale con la nascita di vere e proprie opere d’arte che raccontano il tempo.

Insieme ad un folto gruppo di designer, artisti e pensatori puntiamo ad una rapida retrocessione per spogliare il “progresso” di tutta quella materialità che ci ha indotti a svendere il nostro tempo e ad una conseguente rivalutazione di noi stessi, delle nostre emozioni, della nostra esistenza: del nostro tempo!